Mappatura incendi: Suscettività ed Aree Percorse dal Fuoco
- Jixel-INCENDI offre servizi di telerilevamento automatizzati in grado di determinare la suscettività agli incendi e le aree percorse dal fuoco nel corso della stagione incendi o alla fine della stessa.
I servizi sono basati su tecnologie mature, frutto di svariati progetti di ricerca internazionali in cui i team di Webgenesys SPA hanno collaborato.
SUSCETTIVITA’Nel caso della suscettività, i nostri servizi sono in grado di fornire la suscettività all’innesco di incendio tenendo conto delle condizioni meteorologiche e di dati recuperati con strumenti di telerilevamento satellitare, quali, ad esempio, la tipologia di vegetazione e le condizioni di stress idrico del vegetato. - AREE PERCORSE DAL FUOCONel caso delle aree percorse dal fuoco, i prodotti sono conformi ai dettami della legge quadro in materia di incendi boschivi n. 353/2000 che definisce divieti, prescrizioni e sanzioni sulle zone boschive e sui pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco prevedendo la possibilità da parte dei Comuni di apporre, a seconda dei casi, vincoli di diversa natura sulle zone interessate.
I prodotti forniti sono layer GIS dinamici, disponibli come servizi Web o come servizi WMS, che possono essere facilmente integrati in qualunque sistema di comando e controllo come, ovviamente, una delle soluzioni Jixel.
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Suscettività – Servizio IMS-Incendi
Il servizio è finalizzato a dotare le Amministrazioni di un servizio dinamico che consente di determinare le zone potenzialmente esposte a rischio incendi sulla base del calcolo di una serie di indici determinati da dati satellitari e da dati meteorologici. Questo consente di predisporre una pianificazione accurata delle zone più soggette al rischio incendio dando la possibilità di allocare mezzi e risorse nei punti giusti la fine di mitigare l’insorgenza dei fenomeni durante le stagioni incendi. Come “Suscettività all’innesco d’incendio” si intende qui la combinazione tra vulnerabilità osservata della vegetazione (riguardante essenzialmente le condizioni di stress idrico/termico e misurabile prevalentemente in modalità sinottica) e parametri meteorologici previsionali (termo-igro-anemometrici) favorevoli alla propagazione di eventuali focolai d’incendio. Nella letteratura tecnica tale combinazione prende abitualmente il nome di “Fire Danger” alias “Pericolosità d’incendio”. In assenza di incrocio con valori territoriali materiali o umani esposti, a termini di nomenclatura NON si tratterà quindi di Rischio d’Incendio BENSI’ di Pericolosità. La metodologia include la combinazione di quantità geografiche di scala temporale e spaziale differente, relative allo stato della vegetazione (vulnerabilità vegetale) osservato o derivato all’atto dell’effettuazione della previsione meteorologica a breve termine.
Le due componenti sono le seguenti:
- Componente di Vulnerabilità della Vegetazione.
Viene stimata mediante combinazione analitica di tre parametri geografici estratti da dati satellitari acquisiti da piattaforme a frequenza di rivisitazione giornaliera:- LST – Temperatura di superficie del suolo (incide sull’evapotraspirazione)
- NDVI (Normalized Differential Vegetation Index: è indicatore dello stato di stress vegetale in quanto correlato all’attività di sintesi clorofilliana e all’umidità foliare)
- NDWI (Normalized Differential Water Index: dipendente dalla biomassa disponibile, è indicatore della quantità d’acqua disponibile internamente alla struttura foliare)
Questi tre indici vengono calcolati unicamente nelle classi vegetali presenti nella cartografia d’uso del suolo CORINE Land Cover 2012 a scala 1:100.000.
- Componente Meteorologica Previsionale
Viene stimata utilizzando la miglior versione calcolabile del Forest Fire Weather Index (FWI), un indice meteorologico geografico inizialmente ideato e sviluppato dal Canadian Forestry Service. L’indice stima il comportamento idrico del combustibile morto sulla base di relazioni empiriche di idratazione (wetting rate) e disidratazione (drying rate) in funzione dei parametri termo-igro-anemometrici registrati in orario rappresentativo del picco giornaliero di pericolo. Le variabili considerate sono: la temperatura dell’aria, l’umidità relativa, la velocità del vento al suolo (a 10m), e le precipitazioni nelle 24 ore precedenti. Restituzione a scala 1:1.000.000.
La fusione/intersezione delle componenti A) e B) di cui sopra costituisce il prodotto geografico “Indice Multiparametrico di Suscettività all’innesco d’incendio”. La scala del prodotto finale è condizionata dalla componente a scala peggiore e sarà quindi a 1:1.000.000 nominali, con passo di griglia di 10km.
Aree Percorse Dal Fuoco
Il servizio è finalizzato a dotare le Amministrazioni di un archivio dinamico quantitativo e geografico delle APF (Aree Percorse dal Fuoco) per consentire gestione strategica delle risorse e decisione politica in una dimensione spazio-temporale compatibile con le fenomenologie d’incendio anche in situazioni di crisi. Si utilizzano i canali Vis-NIR-SWIR dei sensori elettroottici imbarcati sulle piattaforme Landsat 8 e Sentinel 2A-2B, con risoluzioni spaziali comprese fra 10m e 30m.
- Le mappe vettoriali delle aree percorse dal fuoco saranno a scala nominale di 1:25.000 o, nel caso metrico, a 1:5000.
- La soglia di osservazione per le aree percorse dal fuoco (APF) è fissata in 1ha.
Il post-processamento viene effettuato con procedure di alta automazione pluri-brevettate (brevetto italiano 2003, PCT mondiale 2004, brevetto europeo 2006 manutenuto in tutti i paesi europei a rischio incendio boschivo, inclusa l’Italia)
- Servizio: Mappatura Strategica
- Il servizio offre, dopo sottoscrizione, un check e aggiornamento dei perimetri delle aree percorse dal fuoco ad ogni sorvolo programmato delle piattaforme Sentinel 2A-2B (rivisitazione 5gg) con eventuale integrazione con piattaforma Landsat 8 (rivisitazione 16gg) in caso di prolungato eccesso di nuvolosità su una o più aree di interesse
Frequenza di osservazione e rilascio: fra 5 e 15gg., con ritardo max sull’evento <24h. - Opzione L. 267/98 (conversione in legge del DL “Sarno”):
- Identificazione delle APF su versanti acclivi per séguiti di mappatura geografica della pericolosità di erosione post-incendio e relative mappe di rischio. Prodotti rilasciati su base 5-15gg unitamente alla mappatura APF di cui sopra
- Mappatura della ricrescita della vegetazione nelle APF di cui sopra, per séguiti di riduzione delle classi di pericolosità e di rischio di cui al punto precedente. Rilasciato con frequenza mensile.
- Il servizio offre, dopo sottoscrizione, un check e aggiornamento dei perimetri delle aree percorse dal fuoco ad ogni sorvolo programmato delle piattaforme Sentinel 2A-2B (rivisitazione 5gg) con eventuale integrazione con piattaforma Landsat 8 (rivisitazione 16gg) in caso di prolungato eccesso di nuvolosità su una o più aree di interesse
- Servizio: Consuntivo per “law enforcement”
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- APF decametrica (scala nominale supra-catastale 1:25.000)
Procedura integrale come per la mappatura strategica, con restituzione “una tantum” a conclusione ufficiale della stagione AIB + 30gg. Finalizzato alla distribuzione per Comune delle APF di pertinenza relative alla stagione AIB pregressa, per I séguiti di perimetrazione catastale al suolo di competenza.
- APF decametrica (scala nominale supra-catastale 1:25.000)
- APF metrica (scala nominale catastale o comunque migliore di 1:5.000) ristretta agli eventi di superficie >10ha – ovvero a scelta dell’amministrazione competente.
Procedura basata su immagini satellitari o aeree Vis-NIR ad altissima risoluzione post-incendio (con ritardi non superiori ai 60/120gg dalla data dell’evento, in funzione della tipologia di vegetazione colpita). Include l’opzione decametrica precedente.
Include il supporto alla costituzione e/o aggiornamento del catasto delle APF come da L.353/00.
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